martedì 23 dicembre 2014

Parte II: dalla fondazione Quel'Thalas alla nascita dell'Orda

La fondazione di Quel'Thalas

 Circa 6.800 anni prima della Prima Guerra, gli alti elfi che erano stati esiliati da Kalimdor sbarcarono sulle coste del continente di Lordaeron, nella regione delle Radure di Tirisfal, dove decidono di stabilirsi, sempre sotto la guida di Dath'Remar.
Dopo qualche tempo però molti di essi cominciarono ad impazzire, forse a causa di qualcosa di malvagio celato nel sottosuolo, e furono quindi costretti a levare il campo e dirigersi verso nord; durante il tragitto si trovarono a dover lottare sempre più frequentemente con i selvaggi troll della tribù Amani. Infine giunsero in un territorio verde e lussureggiante, dove la magia era particolarmente forte, e si stabilirono lì. Così lontani dalle energie del Secondo Pozzo dell'Eternità, gli alti elfi cambiarono fisicamente fino a diventare una razza separata e differente dagli elfi della notte; molti morirono a causa del freddo e della fame, e si accorsero anche di non essere più né immortali né immuni ai cambiamenti climatici.
Gli alti elfi cominciarono a costruire la loro civiltà, fondando il regno di Quel' Thalas con capitale Lunargenta. Tuttavia, edificarono proprio sopra un terreno sacro dei troll, che cominciarono subito ad attaccarli. Nonostante fossero inferiori di numero per un rapporto di dieci a uno, gli alti elfi riuscirono a respingere i troll grazie alla magia. Memori degli avvertimenti degli elfi della notte, gli elfi alti decisero di schermare il loro territorio così che eventuali demoni non si accorgessero del loro ampio uso della magia: posero così delle pietre runiche lungo i loro confini che non solo occultavano l'uso della magia da parte degli elfi, ma spaventavano anche i superstiziosi troll.
Utilizzando una delle ampolle che Illidan aveva riempito con l'acqua del primo Pozzo dell'Eternità, che Dath'Remar era riuscito ad ottenere, gli elfi alti crearono una nuova fonte per i loro poteri magici, che battezzarono Pozzo Solare.

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L'impero di Arathor e le Guerre dei Troll

2.800 anni prima della Prima Guerra la tribù umana degli Arathi si avvide del pericolo che i troll Amani stavano diventando, e decise di unificare le altre tribù sotto un'unica bandiera. Nel giro di sei anni gli Arathi lottarono e sconfissero molte altre tribù umane, trattandole però con rispetto e offrendo loro pace ed uguaglianza. In tal modo, gli Arathi si garantirono la loro lealtà. Dopo alcuni anni di espansione gli Arathi decisero di costruire la città-stato fortificata di Strom, capitale della nazione di Arathor, nelle regioni sudorientali di Lordaeron che divennero poi note come Altopiani d'Arathi e attirando così le altre tribù umane indipendenti in cerca di protezione.
Nello stesso periodo della fondazione di Strom i troll, riorganizzatisi, sferrarono un nuovo attacco contro Quel'Thalas. Gli elfi alti, trovandosi in difficoltà, mandarono quindi degli ambasciatori a re Thoradin in cerca di aiuto. Gli umani accettarono di aiutarli ottenendo in cambio l'insegnamento delle arti magiche. Umani ed alti elfi, uniti, sbaragliarono i troll a tal punto che questi non si sarebbero mai più ripresi dalla sconfitta. Concluso il conflitto, che venne chiamato Guerre dei Troll, gli alti elfi, grati dell'aiuto ricevuto, giurarono quindi lealtà e amicizia ad Arathor e ai discendenti di Thoradin.
Finita la guerra con i troll, i maghi umani addestrati dagli elfi lasciarono Strom e si stabilirono nelle Alture di Colletorto, sulla costa meridionale del Lago Lordamere, fondando la città di Dalaran.

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Il Concilio di Tirisfal

L'utilizzo sconsiderato della magia da parte di alcuni dei maghi di Dalaran causa però la ricomparsa degli agenti della Legione Infuocata. I magocrati di Dalaran, trovandosi in difficoltà nel combattere i demoni che molto spesso li superavano in potere e abilità, chiesero aiuto agli alti elfi. Questi ultimi scoprirono che i demoni in circolazione, pur essendo pochi, costituivano comunque una grande minaccia e sarebbero stati presenti fintanto che gli umani avessero praticato la magia. I magocrati umani proposero di conferire ad un singolo individuo tutto la magia collettiva dei magocrati elfi e umani e dargli come unico scopo la lotta contro i demoni; l'esistenza di questo individuo sarebbe rimasta segreta alla popolazione, così come la lotta contro i demoni, onde evitare il panico di massa fra la gente. Quando un Campione avesse terminato il suo mandato, un apposito concilio ne avrebbe designato il successore, il cui potere si sarebbe collegato a quello del precedente Campione. I campioni sarebbero così diventati di mandato in mandato sempre più potenti. Venne così fondato l'ordine segreto dei Guardiani di Tirisfal, 1.000 anni dopo le Guerre dei Troll, dal nome delle Radure di Tirisfal, dove il Concilio teneva le sue sedute segrete.



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Il risveglio dei nani

In seguito alla Guerra degli Antichi i terrigeni, una delle razze create dai Titani, entrarono in letargo nelle città di Uldaman, Uldum e Ulduar. I terrigeni di Uldaman, la città situata nelle Maleterre dei Regni Orientali, si risvegliarono dal loro sonno 2.500 anni prima della Prima Guerra, cioè dopo quasi 8.000 anni che si erano addormentati.
Tali terrigeni si accorsero di aver subito la Maledizione della Carne degli Dei Antichi - sebbene non sapessero di cosa si trattava - e di aver perso buona parte dei poteri conferitigli dai Titani. Preso il nome di "nani", essi migrarono verso la regione nevosa di Dun Morogh dove, all'interno di una catena montuosa, fondarono la città di Forgiardente. Diedero inoltre alla grande regione situata a sud di Lordaeron il nome di Khaz Modan, cioè "Montagne di Khaz", dal nome del Titano Khaz' goroth.
1.500 anni dopo, i nani ebbero i primi contatti con la razza degli gnomi, ai quali permisero di costruire la loro capitale, Gnomeregan, a Dun Morogh.

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I Sette Regni

Anche se, dopo la morte di re Thoradin, Strom continuava a fungere da punto centrale per Lordaeron, molte altre città-stato sorsero dopo Dalaran, fra cui Gilneas, Kul Tiras e Alterac, tutte sotto il controllo di Strom. Nello stesso periodo gli umani vennero a contatto con le civiltà dei nani e degli gnomi, forgiando con loro un duraturo legame di amicizia.
Nonostante il regno di Arathor prosperasse economicamente, i suoi elementi cominciavano però a disgregarsi: molti nobili di Strom si allontanarono dalla città, fondando la città di Lordaeron sulle sponde settentrionali del Lago Lordamere, mentre altri viaggiarono molto a sud, arrivando a fondare Roccavento nella fertile Foresta di Elwynn.
Arathor finì così per sgretolarsi in sette diversi regni 1.200 anni prima della Prima Guerra. Strom divenne a sua volta una città indipendente, cambiando nome in Stromgarde. Seppur potenti e un tempo parte della stessa nazione, i sette regni si estraniarono velocemente gli uni dagli altri, cancellando così infine il sogno di Thoradin di un'umanità unita.

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La Guerra delle Sabbie Mobili

Circa 9.000 anni dopo la Frattura, dopo migliaia di anni di preparativi, i qiraji al servizio di C'Thun ammassarono le proprie truppe per conquistare Kalimdor. Gli elfi della notte si prepararono quindi a respingerli: Fandral Elmocervo, all'epoca luogotenente di Malfurion e istruttore dei nuovi druidi, assieme a suo figlio Valstann prese il comando delle truppe e si mosse verso Silitus. Lì affrontò i qiraji, riuscendo inizialmente a tener loro testa e dando inizio al conflitto noto come Guerra delle Sabbie Mobili (War of the Shifting Sands).
I due imperatori qiraji, Vek'lor e Vek'nilash, si accorsero di come Valstann fosse devoto al padre e di come Fandral fosse legato a lui. Così catturarono Valstann, il quale era accorso a difesa del villaggio di Vento del Sud, e lo consegnarono a Rajaxx, generale delle truppe, il quale lo portò di fronte a Fandral ed alle linee elfiche. Gli elfi assistettero impotenti all'esecuzione di Valstann, tagliato in due dagli artigli di Rajaxx. Fandral rimase sconvolto e gli elfi della notte vennero duramente sconfitti.
I qiraji dilagarono quindi a Silitus e rifluirono nel Cratere di Un'Goro; tuttavia, qualcosa in quella regione impedì loro di prenderne il controllo, forse un tipo di protezione previsto dai Titani. Disperato, Fandral chiese aiuto ai draghi bronzei della vicina Tanaris, i quali però rifiutarono. Solo quando i qiraji arrivarono fino alle Caverne del Tempo, i draghi cambiarono idea e si unirono alla guerra, chiamando a raccolta anche membri di altri stormi. Assieme ai draghi, gli elfi combatterono fino a ricacciare i qiraji dentro la loro cittadella, decidendo poi di sigillarla ermeticamente con la magia. Lo Scettro delle Sabbie Mobili, creato per riaprire la città, venne consegnato a Fandral il quale lo distrusse, furioso con i draghi per la morte di suo figlio.

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La Guerra dei Tre Martelli

Da dopo il loro risveglio, i nani vissero pacificamente nella città di Forgiardente per 2.270 anni: anche se riuniti sotto il comando di re Modimus Forgiamara, i nani si erano suddivisi in tre maggiori fazioni. I Barbabronzea, guidati dal thane Madoran Barbabronzea, i più vicini a re Forgiamara e i più stoici difensori di Forgiardente. I Granmartello, guidati dal thane Khardros Granmartello, che abitavano perlopiù all'esterno della città ma cercavano di acquistare più potere al suo interno, e i Ferroscuro, capeggiati dal thane-stregone Thaurissan, che abitavano le parti più profonde della montagna e complottavano contro entrambe le altre fazioni.
Alla morte di re Forgiamara, scoppiò la guerra civile per il controllo della città che durò anni, e che terminò con la vittoria dei Barbabronzea e con l'esilio dei loro cugini da Forgiardente. I Granmartello ricostruirono il loro impero fra le Paludi Grigie e le Alture del Crepuscolo, costruendo la fortezza di Grim Batol, mentre i Ferroscuro, giurando vendetta, si spostarono a sud, nelle Montagne di Crestarossa, fondando la città di Thaurissan.
Qualche anno dopo i Ferroscuro lanciarono un attacco combinato sia ai Granmartello che ai Barbabronzea, nel tentativo di imporsi definitivamente come clan supremo in tutta Khaz Modan. La strega Modgud, moglie di Thaurissan, guidò parte delle forze a Grim Batol, mentre Thaurissan stesso guidò le restanti a Forgiardente. Modgud riuscì a mettere sotto assedio Grim Batol utilizzando magie oscure finché Khardros Granmartello non la uccise, mettendo in fuga i Ferroscuro. Contemporaneamente i Barbabronzea sconfissero Thaurissan mandando nel contempo un'armata in aiuto dei Granmartello, distruggendo il resto dell'esercito in rotta di Modgud.
Thaurissan si rifugiò nella sua città, braccato da entrambi gli altri clan, e decise di evocare una creatura che lo aiutasse a sconfiggerli. Senza volerlo, però, liberò Ragnaros, il Signore Elementale del fuoco, imprigionato tempo prima dai Titani. La liberazion di Ragnaros creò un'esplosione devastante, che fece sorgere il vulcano del Massiccio Roccianera e trasformò la parte circostante delle Montagne Crestarossa nelle odierne regioni della Gorgia Rovente e delle Steppe Ardenti. Thaurissan e molti altri Ferroscuro furono uccisi dall'esplosione, e i sopravvissuti furono schiavizzati da Ragnaros.
Vista da lontano la devastazione che si era propagata dalle Montagne Crestarossa, i Barbabronzea e i Granmartello ritornarono alle loro case: Grim Batol, tuttavia, era stata irrimediabilmente contaminata dalle magie oscure di Modgud. Rifiutando l'offerta dei Barbabronzea di vivere attorno a Forgiardente, i Granmartello si spostarono a nord, nelle Entroterre, fondando una nuova casa sul Picco dell'Aquila, dove stabilirono un forte legame con i grifoni nativi della zona. Per mantenere i contatti con loro, i Barbabronzea costruirono il Viadotto di Thandol fra le Paludi Grigie e gli Altopiani d'Arathi; tuttavia, a causa delle differenze ideologiche, i due clan presero ben presto vie separate. Il conflitto passato venne ricordato come Guerra dei Tre Martelli.

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Aegwynn, Medivh e Sargeras

823 anni prima della prima guerra tra gli orchi e gli umani una dei Custodi più dotati del Concilio di Tirisfal, l'umana Aegwynn, scoprì che un gran numero di demoni era comparso a Nordania e aveva iniziato a dare la caccia ai draghi; aiutata dai draghi, Aegwynn sconfisse i demoni. Subito dopo si ritrovò faccia a faccia con un avatar dello stesso Sargeras.
Contro ogni previsione, Aegwynn sconfisse l'avatar di Sargeras, e lo seppellì nel Tempio di Elune dell'antica città kaldorei di Suramar, facendola poi inabissare nelle acque del Grande Mare. A sua insaputa, però, lo spirito del Titano Oscuro si nascose nel suo corpo, esattamente come aveva pianificato.
778 anni dopo, cioè 45 prima degli eventi del primo Warcraft, Aegwynn decise che non sarebbe stato il privilegio a scegliere il suo successore. Sedusse così il mago umano Nielas Aran, concependo con lui un figlio a cui avrebbe dato il nome di Medivh e a cui trasferì tutto il suo potere di Guardiana, rendendolo di diritto il Guardiano successivo; lo spirito di Sargeras passò a sua volta al bambino. Al raggiungimento dei 14 anni, il potere dei guardiani si manifestò pienamente e Medivh cadde in coma; in quel momento, Sargeras cominciò ad impossessarsi del suo corpo.

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La nascita dell'Orda degli orchi

Kil'jaeden, nella sua infinita ricerca dei draenei, li trovò infine sul pianeta di Draenor. Draenor era abitato anche da altre razze, fra cui gli orchi, che decise di reclutare fra le file della Legione: si presentò dunque ad un potente e influente sciamano di questa razza, Ner'zhul, camuffato dallo spirito di sua moglie Rulkan, e in tal modo manipolò lo sciamano facendo sì che egli facesse muovere al suo popolo guerra ai draenei. Più tardi smise di impersonarne Rulkan e si presentò come sé stesso, salvatore del popolo orchesco dal pericolo dei draenei.
Ner'zhul però cominciò a nutrire dei dubbi sulle vere intenzioni di Kil'jaeden e recatosi al sacro monte degli orchi, Oshu'gun, scoprì di essere stato ingannato. Gul'dan, apprendista di Ner'zhul, avvertì Kil'jaeden, che lo sostituì al posto del suo maestro. Su ordine di Kil'jaeden Gul'dan insegnò agli sciamani orchi le magie demoniache allo scopo di aiutarli nella guerra ai draenei, riunì tutti i clan nella cosiddetta "Orda" e fondò il Concilio dell'Ombra che l'avrebbe controllata da dietro le quinte. Come capo dell'Orda venne posto Manonera, marionetta del Concilio. Avendo ormai gli orchi in pugno, Kil'jaeden decise di scagliarli definitivamente contro i draenei, e fece bere agli orchi il sangue dell'annihilan Mannoroth, trasformandoli in creature assetate di sangue e portando allo sterminio di gran parte della razza draenei. Dei draenei sopravvissuti, molti vennero mutati dalle energie demoniache usate dagli orchi durante la battaglia a Shattrath, mutandosi in Corrotti e Perduti.

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Fine della seconda parte


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